STUDENTI MUSULMANI A SCUOLA
Pluralismo, religioni e intercultura
Presentazione del volume a cura di Antonio CUCINIELLO e Stefano PASTA
(Carocci Editore, 2021)
Quali domande pongono alla scuola italiana i bambini e i ragazzi, in particolare “di seconda generazione”, che professano la religione islamica? Come parlare dell’islam, contrastare l’analfabetismo religioso, l’islamofobia online e offline, prevenire le forme di radicalizzazione? Quali scelte didattiche sottolineano i punti di contatto e gli intrecci storico-religiosi fra Occidente e civiltà araboislamica? E ancora: che forma assumono festività, insegnamento e simboli religiosi alla prova del pluralismo sui banchi di scuola? Il volume, promosso dal Centro di Ricerca sulle Relazioni Interculturali, intende rispondere a questi interrogativi. Nasce dal progetto PriMED – Prevenzione e interazione nello spazio trans-mediterraneo, che ha visto il coinvolgimento di 22 università italiane e dei paesi dell’Organizzazione della conferenza islamica e il sostegno del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
STUDENTI MUSULMANI A SCUOLA
Pluralismo, religioni e intercultura
(Carocci Editore, 2021)
Presentazione del libro: Questo volume è frutto di un workshop condotto da un gruppo di studenti e professori dell’Università di Torino all’interno del progetto PriMED – Prevenzione e interazione nello spazio Trans-Mediterraneo (primed-miur.it). Il gruppo, che si chiama Anzaar (in arabo, “sguardi”),
ha indagato l’uso delle arti visive come medium per affermare l’identità araba e islamica al di là di stereotipi e integralismi e ha realizzato diverse iniziative per far conoscere alla popolazione – soprattutto giovanile – le opere degli artisti contemporanei. Fra tali iniziative si colloca un seminario aperto al pubblico tenutosi presso il
Museo di Arti Orientali (MAO) di Torino nel novembre del 2019, i cui interventi si trovano ora raccolti in questo volume.
Le arti indagate sono diverse e uno spazio particolare è stato dato alla storia dei fumetti nell’area araba, dove il medium è in continua espansione, e alla loro produzione, che comprende sia opere di intrattenimento, sia reportage giornalistici, sia opere di denuncia sociale e politica.
Altri contributi riguardano le illustrazioni dei libri per bambini, la fotografia, la calligrafia e il variegato mondo della street art. Completano l’opera un reportage sull’uso delle arti visive nelle rivolte del 2019 a Beirut, due tavole realizzate dalle artiste del gruppo e una serie di disegni a firma della fumettista italo-tunisina Takoua Ben Mohamed, che hanno costituito una mostra allestita presso i locali dell’Università di Torino in occasione del seminario.
L’ISLAM PLURALE.
PERCORSI MULTIDISCIPLINARI TRA MIGRAZIONI, DIVERSITÀ E DIALOGO CULTURALE
Accademia university
press
L’Italia del 2020 è un paese di emigrazione e di immigrazione: i flussi di persone in ingresso e uscita dal territorio nazionale mutano la composizione demografica della società, rendendo sempre più composito quel ricco ventaglio di origini, lingue e culture che ha tracciato la storia della penisola. Tra queste, l’islam rappresenta una fra le realtà sociali più numerose, diffuse e consolidate sul territorio nazionale. Eppure, nonostante la sua presenza numerosa e strutturale, e a dispetto dei processi di interazione e integrazione che ha saputo mettere in atto, sin qui le istituzioni pubbliche e private hanno governato il cambiamento con difficoltà. Si registra un bisogno di conoscenza a tutti i livelli sociali e, a maggior ragione, nell’ambito dei diritti fondamentali e dei servizi alla persona. Il progetto Primed – Promozione e interazione nello spazio trans-mediterraneo, con la sua offerta formativa e i suoi strumenti operativi, di cui il presente volume è un esempio, intende offrire un contributo per un aggiornamento delle lenti con cui guardare la realtà dell’islam e dei suoi protagonisti. Il volume si rivolge ad amministratori pubblici, dirigenti, professionisti ed operatori dei servizi medico-sanitari, socio-assistenziali ed economico-finanziari, come a tutti coloro che, in formazione o meno, si trovino a interagire quotidianamente con un’utenza musulmana. Frutto di un lavoro interdisciplinare, il testo intende essere uno strumento di formazione e di riflessione a partire da saperi, esperienze e competenze pratiche che rappresentano uno strumento fondamentale per decostruire stereotipi e progettare nuovi modi operandi per non farsi cogliere impreparati dalle sfide del presente e del prossimo futuro.